Come gruppo Parliamo di Socialismo pubblichiamo in merito alla iniziativa “Roma in comune”, svoltasi venerdì 28 maggio nei giardini di Piazza Vittorio, con lo scopo di dare una lista di sinistra unitaria, per le elezioni comunali e circoscrizionali alla città, un nostro primo giudizio su quanto emerso in quel dibattito; torneremo sull’argomento nella prossima settimana con un resoconto dettagliato di quanto avvenuto in questi mesi, durante gli incontri che si proponevano di presentare la lista unitaria della sinistra per Roma, in modo da mettere al corrente tutti i compagni dell’andamento di questo dibattito.
Siamo coscienti che il percorso della ricostruzione della sinistra non può passare per le elezioni amministrative, ferma restando l’importanza di una scadenza come quella di Roma. Al di là delle differenze evidenti manca soprattutto l’idea stessa della ricostruzione della sinistra, che deve passare anche e soprattutto nell’immergersi in un tessuto sociale cambiato, trasformato che non vede più la sinistra in campo da decenni.
Siamo in una condizione per la quale la stessa stesura di un programma minimo non è stata presa in considerazione, rigidità e volontà politiche espresse, non sempre chiaramente, hanno bloccato un tavolo che doveva esprimere volontà e conoscenza per il governo di una città come Roma.
Questo non significa rinunciare ma sicuramente l’impegno dovrà avere maggior capacità non solo di coinvolgimento ma di analisi e di studio. Siamo convinti che alternative alla ricostruzione della sinistra non ce ne siano, e che non siano solo e semplicemente la rivendicazioni di identità astratte.