E’ il turno del Centro Sociale Spartaco, una importante realtà del quartiere Ina Casa Quadraro che da oltre venti anni opera in ambito culturale, solidale e democratico. Ha sede in via Selinunte 57 e quella che segue è la presentazione tratta dal loro sito:
Da sempre il centro sociale Spartaco si riconosce come luogo di produzione indipendente e di fruizione della cultura. Ogni fine settimana programmiamo eventi, musica dal vivo, iniziative di cinema e di teatro. All’interno sono attive diverse attività sociali e di promozione del consumo critico: dalla birreria “Carico a Coppe Liscio a Denari” alla trattoria Popolare , dal Gruppo d’acquisto Gasperix alla Ciclofficina Pirata del Quadraro. Negli anni è stato laboratorio della creatività rivolto ai bisogni dei giovani, aprendo nel quartiere: la Palestra Popolare Quadraro, la Spartacorugby, il progetto di auto recupero del Rudere di via Sagunto, Garagezero-galleria d’arte contemporanea. Da sempre è spazio di accoglienza e residenza di tanti gruppi di artisti e laboratori culturali (Banda Cecafumo, Sambarato, Los Adoquines de spartaco, Kriminal Tango, La CineOfficina). Tanti sono stati i festival e le iniziative ricorrenti promosse dal centro sociale in particolare presso il parco degli Acquedotti. Il collettivo di gestione conta una trentina di persone che possiamo dividere in tre aree che agiscono in maniera coesa e cooperante: l’anima politica e militante, l’area degli artisti/attivisti e quella più propriamente derivante dalla partecipazione del quartiere. La nostra realtà sociale è in continua relazione con i molteplici progetti che vivono all’interno del centro sociale. Insieme pensiamo che facciamo una forza in continua crescita ed evoluzione alla quale ti chiediamo di prendere parte…
Quello che segue è invece il video della nostra intervista ad uno dei responsabili del Centro:
Abbiamo posto una serie di domande, tra l’altro presenti anche nel video che, per pronto riferimento forniamo di seguito:
La vostra attività è nata da una vostra intuizione dei bisogni ben definita o si è sviluppata in conseguenza alle richieste dei cittadini del quartiere?
Spartaco nasce da giovani antifascisti nel 1999 e ha continuato nel tempo con attività culturali di cui il quartiere era sprovvisto.Iin 22 anni di attività abbiamo costruito un percorso culturale che vede oggi 10 laboratori, tra musicali e letterari, e la nostra attività è aperta a tutti compreso ad esempio il centro anziani e una palestra di quartiere.
Quali sono i vostri progetti futuri e come pensate di far conoscere le vostre iniziative?
Sicuramente aprendo a tutto il quadrante, considerato che il VII municipio ha circa 315.000 abitanti. Tra i nostri progetti l’apertura del parco di Centocelle , la lotta contro l’inquinamento con specifica attenzione all’aeroporto di Ciampino il cui cono aereo insiste proprio su questo quadrante che è una delle zone maggiormente inquinate.
Quale dovrebbe essere secondo voi il rapporto tra le istituzioni (circoscrizione, comune) e le associazioni di cittadini che operano sui territori?
Dovrebbero essere più attente ad ascoltare le esigenze e i bisogni dei cittadini, considerando che durante la pandemia siamo stati un punto di riferimento essenziale per le fascia più deboli. A questo nostro operare dobbiamo aggiungere il contributo di “Cinecittà bene comune” e “Luce y Siesta” che ha dato un aiuto fondamentale alle donne in difficoltà.
È presumibile che nel vostro percorso siate entrati in contatto con forze politiche/partitiche. Quanto questi incontri hanno favorito le vostre attività e quanto invece hanno costituito un ostacolo o un elemento di subalternità?
Gli incontri ci sono stati ma abbiamo continuato con il nostro percorso contro il fascismo il razzismo contro l’omofobia e contro ogni discriminazione.
Qual è la composizione sociale del quartiere dove vi trovate a operare ?
E’ varia: va dalle fasce più deboli a quelle che hanno una condizioni di vita migliore
Nella realizzazione delle vostre iniziative avete trovato ostacoli nel quartiere all’integrazione razziale?
Il razzismo si nasconde sotto ogni forma ma siamo sempre riusciti a contrastarlo mantenendo vivi i valori della Resistenza e della Costituzione, facendo un lavoro sulla memoria e, soprattutto, ricordando ogni 17 aprile il rastrellamento del Quadraro con manifestazioni sempre partecipate.
Quali sono attualmente i problemi più spinosi che ha di fronte chi opera nell’associazionismo culturale?
Sicuramente la mancanza di fondi necessari a portare avanti i progetti culturali di cui questo territorio ha una necessità irrinunciabile. Finora abbiamo fatto con un grande sforzo grazie ai giovani, vera forza motrice dell’attività.