Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa. […]Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E — quel che più conta — sarai un Uomo, figlio mio!
Inizio questa segnalazione con il primo e l’ultimo verso della famosissima poesia di Joseph Rudyard Kipling, tanto amata da Gramsci da farne la prima traduzione italiana nel lontano 1916, perché penso che tutti noi pacifisti (accusati di essere irresoluti, irresponsabili, utopistici) siamo gli unici che, in questo frangente, riescono a conservare la testa quanto tutti intorno a noi la perdono e il bell’articolo di Tomaso Montanari (Il realismo dei pacifisti contro il machiavellismo della politica – MicroMega del 28 febbraio) ci aiuta a ricordare che i veri realisti siamo noi e non importa se ce ne fanno una colpa.
Concludo con Boris Vian: “S’il faut donner son sang / Allez donner le vôtre / Vous êtes bon apôtre / Monsieur le Président / Si vous me poursuivez / Prévenez vos gendarmes / Que je n’aurai pas d’armes / Et qu’ils pourront tirer” (Le Déserteur, 1954) [Per cui se servirà / del sangue ad ogni costo / andate a dare il vostro / se vi divertirà. / E dica pure ai suoi / se vengono a cercarmi / che possono spararmi / io armi non ne ho. Trad. di Giorgio Calabresi]
Cliccando qui si aprirà la pagina di Micromega che porta all’articolo di Montanari, buona lettura
Foto di Gordon Johnson da Pixabay