Rendiamo come di consueto disponibile su queste pagine la registrazione del secondo appuntamento formativo tenutosi ieri sera presso la libreria Todomodo sul tema “Dalla teoria alla prassi: l’Ecosocialismo di fronte ai problemi attuali dell’ambiente”.
Buona visione.
Sono stata presente all’incontro del 1°luglio e ritengo opportuno sottolineare alcuni punti.
Mi è dispiaciuto che la dr.ssa Mazzoni dovesse andare via quando iniziavo ad avere alcune domande da porle.
In particolare, mi ha colpito venire a conoscenza del fatto che un termovalorizzatore nel Lazio esiste già, ed è funzionante; ne ero totalmente ignara, e credo che come me lo siano in moltissimi.
Per quale motivo non si parte da questa informazione quando si discute di smaltimento dei rifiuti e di costruzione di un secondo termovalorizzatore? Prima ancora di dire quanto e se sia utile un termovalorizzatore; prima di ribadire quanto sia estremamente preferibile differenziare e ridurre la quota di rifiuti al minimo; prima di parlare della Danimarca; prima di ripetere che il vetro è meglio della plastica (ciò che è vero a casa propria ma non potrà mai essere applicabile alla ristorazione collettiva per motivi igienici); prima ancora di ricordare quali grandi interessi economici siano alla base dello smaltimento dei rifiuti… prima di tutto, forse era il caso di dare questa informazione, e commentarla.
Perché mai l’informazione è sempre parziale e viene privilegiato il dibattito sui principi, mentre si dovrebbe partire da questo piano di concretezza?
Si è parlato anche di un piano-rifiuti della Regione Lazio, che sarebbe già pronto.
Perché non illustrarlo?
Il piano regionale è in contrasto con le iniziative del Comune di Roma?
Facciamo chiarezza: esiste uno scontro tra correnti all’interno del PD e Zingaretti è perennemente in contrasto con chi guida la capitale?
Certamente, sappiamo che i rifiuti sono una grossa fonte di guadagno per furbi privati, ma ancora è poco chiaro che cosa guadagna la regione a ostacolare ogni tipo di iniziativa in merito del comune di Roma.
Esprimo il mio apprezzamento per tutti i compagni che hanno portato contributi intelligenti e sinceri, e per Giuseppe che ha difeso una posizione che peraltro condivido.
Cara Flavia, penso che quanto dici sia fondamentale e credo che, degli approfondimenti che proponi, si terrà conto nei futuri incontri in materia di ecosocialismo. Credo poi che sia assolutamente coerente al progetto il tuo approccio a questi primi incontri formativi che hanno giustappunto lo scopo di fornire elementi di conoscenza, ed un dibattito sincero e privo di pregiudizi non può che esserne alla base.
Cara Flavia, innanzitutto ti ringrazio di cuore per l”apprezzamento. Condivido ovviamente quanto dici: purtroppo penso che la difficoltà di costruire azioni politiche di lungo o anche medio termine, combinata alla conseguente difficoltà a darsi un’organizzazione solida faccia sì che anche compagni e compagne competenti e impegnate nei diversi ambiti tendano a prediligere anche nei momenti di formazione un piano del discorso troppo immediato, in cui raramente vengono messi a disposizione gli strumenti concettuali necessari e le nozioni fondamentali. E’ anche vero che senza un’organizzazione politica sufficientemente ampia e solida alle spalle è difficile che si riescano a mettere a disposizione di tutti concetti e nozioni che – pur riguardando tutti – rimangono di volta in volta patrimonio tecnico di pochi e politico di quasi nessuno. Per una formazione sul tema dell’emergenza dei rifiuti a Roma, tra i punti che sicuramente dovrebbero figurare per primi – come dici tu – ci dovrebbero essere anche la corretta informazione relativa agli impianti presenti sul territorio e la presentazione del piano regionale. Riassumendo, certamente terremo conto e cercheremo di tradurre in pratica le tue indicazioni di principio e di metodo nell’organizzazione dei prossimi incontri formativi.