Cento anni fa, il 21 gennaio 1924, moriva Lenin. Invitato da Sergio Failla, animatore del blog “girodivite”, al quale era stato fatto il mio nome dal nostro compagno Adriano Aletta, ho realizzato il lavoro che viene di seguito pubblicato arricchito da ulteriori interventi di compagni interessati alla vicenda.
Non si è trattato di esprimere giudizi sull’opera del leader bolscevico ma di puntualizzare storicamente la sua eredità che, dalle nostre parti, fu colta immediatamente da Gramsci la cui elaborazione politica ebbe un elemento fondamentale proprio nella traduzione nelle condizioni italiane del lascito teorico leniniano.
Fra i materiali presentati va tenuto presente il “Testamento politico” di Lenin la cui importanza è stata spesso sottovalutata non soltanto dai detrattori della sua opera ma anche da chi pensava a lui di ispirarsi. In sostanza il “Testamento” mette in discussione la linea di continuità Lenin-Stalin e fa dell’opera del fondatore dell’Urss un unicum nella storia del Novecento.
Colgo l’occasione per far presente che il prossimo 9 febbraio, dalle ore 14,00, si terrà presso il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, in via del Castro Pretorio, un seminario sul tema “Lenin e Gramsci, un secolo dopo”, organizzato dalla International Gramsci Society Italia. Allego il programma.
LENIN E GRAMSCI, UN SECOLO DOPO
Programma dei lavori:
h. 14.00: PRIMA SESSIONE (coordina Chiara Meta)
Guido Liguori, Dalla Rivoluzione d’ottobre alla nascita del Pcd’I
Maria Luisa Righi, Il soggiorno in Russia 1922-1923
Giacomo Tarascio, La questione dei contadini tra Lenin e Gramsci
Discussione
h. 17.00: SECONDA SESSIONE
Gianni Fresu, In morte di Lenin
Giuseppe Cospito, Nei Quaderni: Lenin e l’egemonia
Fabio Frosini, Nei Quaderni: Lenin e la filosofia della praxis
Discussione
Link al Dossier sui cento anni dalla morte di Lenin del blog girodivite