Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti più di ogni altra cosa.
(Gramsci al figlio Delio, 1937; Lettere dal Carcere1965, n. 418)
Mercoledì 19 giugno, presso la casa del Municipio I, l’associazione Parliamo di Socialismo ha organizzato, insieme alla Sezione ANPI – Difesa, l’iniziativa “Una strage dimenticata – 16 giugno 1979” che ricordava l’attentato fascista dei Nuclei Armati Rivoluzionari alla sezione del Partito Comunista Italiano di via Cairoli 131.
Oltre a ricordare quell’atto criminale è stata anche l’occasione di ripercorrere e analizzare un periodo storico e politico di attività nel rione Esquilino.
Negli interventi si è evidenziato che quell’attentato era stato premeditato e organizzato proprio per colpire soprattutto la possibilità di partecipazione dei cittadini alla vita politica.
La reazione fu esattamente contraria, insieme alla solidarietà spontanea del rione, si moltiplicarono le iniziative e la partecipazione dei cittadini.
Gli interventi, oltre a ricordare l’attentato, con le testimonianze di chi c’era quel pomeriggio, hanno ricostruito le lotte per dare nuova vita al rione Esquilino, trasformando luoghi degradati e abbandonati in luoghi di partecipazione e ritrovo, come l’Acquario di Piazza Fanti, i giardini di piazza Vittorio, Colle Oppio anche attraverso le feste dell’Unità.
Queste attività vedevano la partecipazione di giovani e cittadini in un contatto diretto e continuo. Lo scopo? Far crescere la partecipazione contro la paura e l’abbandono.
Mercoledì si è tornata a respirare quella atmosfera, perché a sala era piena e la voglia di partecipare, di esserci, c’è sempre.
Hanno partecipato al dibattito Marina Pierlorenzi (ANPI Roma), Ilaria Moroni (Archivio Flamigni) e Davide Conti (Storico) che ringraziamo per il prezioso contributo alle nostre attività.
Il lavoro della associazione su questo tema, che non è solo memoria ma anche prospettiva, come ci insegna Antonio Gramsci, continuerà.
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L’Associazione